martedì 24 settembre 2013

Sequestro di ciclomotori spacciati per biciclette: i "furbi" paghino!





Un sequestro penale preventivo di sette ciclomotori elettrici venduti come biciclette con pedalata assistita è stato operato dalla Polizia municipale di Catania per tutelare i consumatori da acquisti ingannevoli, al termine di un’indagine su delega della Procura di Catania. L’operazione, sulla quale non possono per il momento essere forniti ulteriori particolari, è stata condotta nel punto vendita della società distributrice dei mezzi, all’interno di un grande centro commerciale di Catania. 

In passato si erano registrate controversie e polemiche perché questi ciclomotori elettrici venduti dai produttori come biciclette a pedalata assistita erano stati multati dai Vigili urbani di varie città.

“In questi mesi – ha spiegato il comandante della Polizia municipale di Catania Alessandro Mangani - diverse sentenze hanno confermato la regolarità delle sanzioni amministrative da noi elevate a chi utilizzava questi mezzi. La condizione indispensabile perché si possa parlare di bicicletta elettrica a pedalata assistita è infatti che il veicolo si muova esclusivamente azionando i pedali, anche nel caso in cui esista un motore ausiliario che faciliti la pedalata. Al contrario, con una falsa bicicletta a pedalata assistita, possono essere percorsi anche chilometri senza mai pedalare, utilizzando la manopola dell’acceleratore, violando in tal modo numerose norme del codice della strada che implicano anche confisca del veicolo”. 
Queste false biciclette elettriche sono dunque in realtà dei ciclomotori, che, secondo il Codice della strada, per circolare devono essere muniti di certificato di circolazione, targa e assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.  I conducenti, inoltre, devono indossare il casco ed essere in possesso almeno  di patente di categoria AM.


Cosa dice la norma  

L’art. 50 c. 1 D. Lgs. 30.4.1992, n. 285 (Nuovo Codice della Strada), così come sostituito dall'art. 24 Legge 03.02.2003, precisa che le biciclette elettriche a pedalata assistita sono “…dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è  progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare…”
In base al D.M. 31.01.2003 di “Recepimento della direttiva 2002/24/CE del 18 marzo 2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa all'omologazione dei veicoli a motore a due o tre ruote”, inoltre, ai mezzi conformi a tale direttiva non è richiesta nessuna omologazione e sono considerati come biciclette tradizionali; mentre i veicoli che non soddisfano tali caratteristiche hanno l’obbligo di essere omologati e immatricolati.
La tanto pubblicizzata sentenza n. 1777/12 del Giudice di Pace  Catania, che ha considerato regolare il veicolo sequestrato ancorché sia stata constatata  “…la circolazione senza uso dei pedali…”, rappresenta - senza entrare nello specifico dei motivi di appello proposti avverso la medesima dal Comune innanzi al Tribunale Civile di Catania - un mero precedente totalmente difforme da altre sentenze dello stesso ufficio giudiziario, che hanno, invece, dopo accurata istruzione da parte dei giudici designati, confermato analoghi verbali di accertamento (in tal senso sentenze nn. 760/13, 1846/13, etc.).
Anche  il parere rilasciato dal Ministero dei Trasporti Terrestri  e delle Infrastrutture – Ramo Trasporti Direzione Generale Territoriale del Sud e della Sicilia C.P.A. di Catania in data 26.06.2012 e, soprattutto, la relazione  di accertamento tecnico del 04.07.2012, eseguita, su richiesta del Corpo Polizia Municipale, sui veicoli oggetto del sequestro dal Dipartimento delle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti – Servizio Provinciale Motorizzazione Civile di Catania ne hanno confermato l’appartenenza alla “…categoria dei ciclomotori di cui all’art. 52 C.d.S...”,  che, per circolare sulla strada, devono essere muniti di certificato di circolazione e targa ed avere l’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi. Inoltre, per condurre sulla pubblica via un ciclomotore occorre indossare il casco ed avere, dal 19.01.2013, addirittura la patente di categoria AM.

Ufficio Stampa Comune di Catania

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