Se le cose stanno così, altro che
trasferimento, il Dirigente del Commissariato di Nesima e i poliziotti
in questione meriterebbero solo un encomio per la loro umanità e per il
loro senso civico nei confronti di esseri viventi (i cani, in questo
specifico caso) in difficoltà e da ciò tutti noi dovremmo prendere
esempio.
Mi chiedo, se il Questore di
Catania (di cui ci piacerebbe conoscere la Sua versione dei fatti) non
abbia ancora letto l’autobiografia del Mahatma Gandhi, padre della
nonviolenza (così come di altri grandi uomini della storia e
dell’umanità che hanno ispirato in ogni angolo del mondo movimenti di
difesa dei diritti civili)
che tra l’altro diceva” La grandezza di una nazione e il suo progresso
morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”. A ciò
aggiungerei un’altra sua frase “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel
mondo”. Forse basterebbe conoscere e fare proprie queste frasi per
iniziare a cambiare radicalmente in positivo il modo di pensare e di
agire di tutti noi.
Invito, da cittadino e da
animalista storico, ognuno di quelle migliaia di cittadini che hanno
nella loro vita sfamato o dissetato un animale (ovviamente a titolo
esclusivamente simbolico, e ovviamente senza alcuna strumentalizzazione e
nel rispetto massimo dell’Istituzione, oltre che di solidarietà con i
poliziotti in questione), ad ‘autodenunciarsi’, alla Questura di Catania
(inoltrandola per posta, sapendo che dare cibo e/o acqua ad un cane,
randagio o meno, non è vietato da alcuna legge, anzi esisterebbe il
reato di mancato soccorso) scrivendo ad esempio e semplicemente:
“Anch’io mi sono reso responsabile di aver alimentato e dissetato cani
e/o gatti randagi a (luogo/ghi)” . Auto-denuncia, questa non simbolica,
che il sottoscritto ha presentato alcuni anni addietro ai Vigili
Urbani, insieme a tanti altri volontari e cittadini, quando organizzò,
come LAV, una manifestazione di disobbedienza civile a Noto, dando da
mangiare ai cani che sostavano sotto il Comune, in quanto l’allora
Sindaco aveva emanato un’ordinanza ‘illegittima’ in cui vietava di
alimentare i cani randagi (ordinanza che dopo la manifestazione fu
ritirata).
Alfio Lisi
free green sicilia
Nessun commento:
Posta un commento